Ortoressia: mangiare sano diventa un’ossessione
Cos’è l’ortoressia?
Viene definita come l’ossessione per il cibo sano, pulito ed è una problematica sempre più diffusa negli ultimi tempi tanto da essere entrata anche nel DSM V, che è l’ultima versione del manuale diagnostico dei disturbi mentali. È considerata una forma particolare di disturbi alimentari. In Italia soffrono di ortoressia circa 300000 persone per la maggior parte uomini.
Segnali che fanno sospettare la presenza di ortoressia
Il cibo sano e il mangiare bene diventa una vera e propria ossessione quando il pensiero del cibo occupa buona parte delle giornate così come la pianificazione dei pasti e della spesa.
Segnali che possono diventare sintomi di una problematica più profonda sono la progressiva eliminazione di alimenti considerati non abbastanza sani o addirittura dannosi.
I cibi maggiormente temuti dal paziente ortoressico sono gli insaccati e la carne rossa, le patate, i latticini, i dolci e tutti quei cibi cotti con cotture elaborate come il fritto ad esempio. Solitamente i soggetti che iniziando a sviluppare tale problematica cercano di comprare tutti prodotti biologici e sono ossessionati dalla possibilità di ingerire cibo potenzialmente cancerogeno.
Alcune differenze.
Ovviamente stare attenti alla propria alimentazione non rappresenta di per sé un problema e ricercare cibi magari a km 0 o biologici non è certo sintomo di un disturbo. Tuttavia se la dieta è orientata solo ed esclusivamente sui cibi considerati sani e se questo comporta una grande limitazione delle abitudini alimentari, ecco che questo può essere un campanello d’allarme di un disagio più profondo.
Come viene condizionata la vita.
La vita dell’ortoressico diventa progressivamente una vita ricca di paletti e limiti.
La persona affetta da ortoressia può arrivare a rinunciare a cene fuori casa, a inviti a festa, a riunioni con parenti e amici che comportano doversi sedere a tavola.
Il momento del pasto diventa un momento solitario in cui tutto deve essere controllato minuziosamente. Le combinazioni di cibo, le dosi e la loro qualità diventa un pensiero costante: tutto viene pianificato, dalla preparazione dei pasti alla spesa e spesso genera un grande dispendio di tempo ed energie.
Cosa più grave spesso questo disturbo comporta una drastica relazione della vita sociale. Come spesso si osserva, tutti i disturbi del comportamento alimentare vanno a toccare anche la sfera relazione dell’individuo in quanto sono disturbi che attaccano proprio l’aspetto di convivialità legata al cibo.
Il cibo in sé non serve solo a nutrirsi ma anche a veicolare emozioni, a marcare legami, a generare un senso di benessere o meno.
Le cause dell’ortoressia.
Non si può pensare che ci sia solo una limitata serie di cause alla base dell’ortoressia.
Come tutti i disturbi alimentari anche l’ortoressia è un disturbo della relazione con l’Altro.
È un disturbo legato alla modernità e a una certa comunicazione tutta rivolta verso la promozione dell’acquisto e consumo di cibo sano e biologico.
Dietro l’ortoressia si nasconde un soggetto spesso ossessionato dal controllo, dalla perfezione, dall’organizzare tutta la propria vita nei minimi dettagli.
Metaforicamente il cibo consumato potrebbe essere visto come un oggetto estraneo che entra nel corpo. Qualcosa di nuovo, di diverso. I soggetti spaventati ad esempio anche dal provare cibi nuovi e che sono molto abitudinari verso il seguire una certa dieta, mostrano appunto una certa difficoltà nell’aprirsi al nuovo.
La vita allora si chiude su se stessa e vuole ridurre al minimo la possibilità dell’imprevisto che viene visto e considerato solo in accezione negativa.
Allora anche il consumo di cibo deve essere normato, controllato, deve essere sano, pulito per evitare possibili conseguenze negative: malattie, disturbi digestivi, allergie.
Come si cura l’ortoressia?
Per la cura di un disturbo come l’ortoressia è necessario un lavoro in sinergia con più figure professionali tra cui medici e nutrizionisti. È importante incontrare professionisti nel campo della nutrizione che non siano a loro volta ossessionati dal cibo sano e dalle tabelle delle calorie ma piuttosto professionisti che sappiano vedere nel cibo anche un veicolo di benessere e vitalità, di gioia e apertura alla vita. Dunque è importante che il soggetto non venga sottoposto a diete che ripropongano le ossessioni di cui già soffre.
Poi è assolutamente fondamentale che il soggetto affetto di ortoressia interroghi questo disturbo più in profondità.
Cosa nasconde l’ossessione per il cibo sano e pulito? Perché è così difficile mangiare con leggerezza e serenità? Cosa sta alla base delle paure legate al provare cibi nuovi o al lasciarsi andare nel mangiare cibi che abitualmente non vengono consumati? Perché diventa così difficile una cena fuori o una pranzo con gli amici?
Sono tutte domande che un passo alla volta ciascun soggetto potrà porsi all’interno di uno spazio protetto e accogliente come quello della psicoterapia psicoanalitica.
Uno spazio dove ciascuno può portare le proprie problematiche e i propri sintomi che verranno accolti senza giudizi e senza la necessità di rimuoverli all’istante.
Un sintomo come l’ortoressia nasconde problematiche più profonde legate alla necessità di essere sempre perfetti e performanti, la difficoltà ad accogliere la vita nelle sue sfumature e sfaccettature, la paura di lasciarsi andare e prendere coscienza come la vita sia sempre fuori controllo ma che questo non comporta necessariamente conseguenze negative anzi.
La vita aperta al nuovo e all’incontro è una vita ricca e generativa