Problemi di coppia
Negli ultimi decenni sono aumentati in maniera esponenziale le separazioni e i divorzi. Sempre più persone scelgono di separarsi, la convivenza con l’altro spesso diventa insostenibile. Ma è sempre stato così? Diciamo che oggi si parla molto più apertamente di crisi e problemi di coppia. Una volta gli stessi problemi venivano taciuti e ignorati per conservare una facciata di coppia e famiglia felice.
Intanto proviamo a guardare più da vicino quando si può parlare di crisi di coppia.
Ci deve essere un periodo piuttosto lungo costellato da litigi e/o silenzi, una certa distanza fisica ed emotiva, la situazione per entrambi o anche solo per un membro della coppia, sta diventando insostenibile.
Talvolta le divergenze possono diventare inconciliabili e lo stare insieme può prendere la deriva del sacrificio di se stessi. Molte coppie si dichiarano apertamente in crisi ma allo stesso tempo non prendono in considerazione l’idea di separarsi perché ci sono figli o si sta insieme da troppo tempo ormai, che separarsi sarebbe molto difficile e aprirebbe la prospettiva di una certa solitudine.
Si può superare una crisi di coppia?
La risposta non è unica, certo si può ma non è garantito. Dipende dalla disponibilità di entrambi i membri della coppia di aprirsi al dialogo con l’altro e di voler andare più a fondo suoi motivi che hanno scatenato la crisi. Prima si comincia ad aprire un dialogo col partner sulla situazione di crisi e meglio è, in quanto si inizia a mettere a tema che ci sono dei problemi a cui viene data parola.
Si osserva infatti che molte coppie possono convivere per anni con problemi, divergenze e distanze senza che nessuno dei due membri della coppia ne parli con il partner. Sembra che vada tutto bene, ognuno fa la propria vita senza troppo interessarsi della vita dell’altro.
Tutte le crisi possono essere superate ma non è detto che questo venga fatto assieme o che la risoluzione della crisi porti necessariamente al consolidamento della coppia. Questo può avvenire, ma non è dato per certo. A volte la separazione è la via necessaria per evitare che si condanni la coppia e la famiglia all’infelicità.
La fine di un amore, anche quando importante e consolidato, non va visto come un fallimento ma a volte può essere un’opportunità preziosa di rinascita e cambiamento, di una nuova ripartenza.
Cosa si intende per crisi?
Crisi deriva da una parola greca, krisis, che vuol dire scelta. Solitamente la crisi rappresenta un punto di svolta, un punto in cui appunto il soggetto è chiamato a compiere delle scelte. Spesso la crisi è associata al cambiamento proprio perché rappresenta un punto, oltre al quale la vita non è più quella di prima.
La coppia che affronta la crisi, che la superi oppure no, non sarà comunque più quella di prima. Questo non va visto in accezione strettamente negativa. Il fatto che la coppia non sia più quella di prima non equivale a dire che sia peggio di prima.
I segnali crisi
Spesso la coppia da tempo è all’interno di un periodo di crisi e difficoltà ma ammetterlo risulta molto difficile e spesso si tende a ignorare i problemi e rimandare la possibilità di chiedere aiuto.
Riconoscere che una coppia da tempo sta attraversando un momento difficile, che da tempo è venuto meno il dialogo e la sintonia, può essere piuttosto complicato. Fra i vari segnali che possono far sospettare la crisi di una coppia, ci sono:
- Le emozioni prevalenti nel rapporto col partner sono rabbia, tristezza o delusione.
- Non si riesce più a condividere tempi e spazi assieme, aumentano le attività che si fanno separatamente, anche le amicizie in comune scarseggiano
- Si diventa estranei, si inizia a sapere poco o nulla della vita del partner.
- Il partner viene trascurato e spesso viene collocato all’ultimo posto nella scala delle proprie priorità.
- Mancano interessi comuni, le frequentazioni si differenziano, si può essere estranei in un luogo comune.
- Spesso i rapporto sessuali sono piuttosto rari o inesistenti
- Manca interesse per il partner, per quello che dice o pensa, per la sua persona
- Si parla pochissimo, si da per scontato cosa pensi il partner senza dialogare su ciò.
- Possono esserci frequenti litigi che possono diventare anche molto violenti ed esplosivi
Quando bisogna allarmarsi.
Intanto non è detto che ogni crisi di coppia sia necessariamente l’anticamera della separazione. Ogni coppia può vivere dei momenti di crisi senza che questo comporti appunto la dissoluzione della coppia. Anzi a volte il momento di crisi può diventare un momento prezioso di rilancio per la coppia stessa.
La crisi di coppia può essere sintomo che gli equilibri e assetti precedenti non vanno più bene e che la coppia è chiamata a trovare un nuovo modo di stare insieme. Molto spesso la coppia entra in crisi in passaggi evolutivi della vita che riguardano entrambi o anche solo un membro della coppia.
Possibili cause
Chiaramente non si può pensare che ci siano degli standard rigidi rispetto alle cause che scatenano la crisi di coppia. Certo che nel corso del tempo, la storia e l’evoluzione della coppia subisce dei cambiamenti, così come cambia ciascuno dei due partner.
Può essere che si cambi in direzione diverse o che uno dei due della coppia vada a incontro a un cambiamento grande e repentino che sconvolge gli equilibri. Possono esserci eventi esterni che fanno da trauma per la coppia come lutti, separazioni, perdita del lavoro. Ma anche eventi di per sé felici possono mettere a dura prova la coppia e rendere necessario la costituzione di nuovi assetti. Fra questi la nascita di un figlio o il trasferimento in una nuova casa.
Poi ci sono fattori legati ai legami che ruotano attorno alla coppia come le rispettive famiglie di origine o gli amici, che possono interferire sul benessere della stessa e causare frequenti litigi.
Uno sguardo nuovo
Molto spesso intorno alla coppia gravitano molti miti e idealizzazioni che tendono quindi a vedere la crisi o la difficoltà come il segnale che il rapporto va troncato perché non si conforma a un presunto modello ideale.
È importante abbandonare l’idea che esista un amore ideale senza conflitti e tensioni. Così come cercare di relativizzare il problema a quello che sta accadendo in quel momento senza dimenticare anche il percorso che si è fatto assieme e la storia comune di coppia.
Infine caduta l’idealizzazione, un altro passaggio è quello è l’accettazione degli alti e bassi di un rapporto, che va sempre nella dimensione di accettare le mancanze e le sbavature che ci sono nella relazione con l’altro.
Funziona davvero la terapia di coppia?
Se la coppia non riesce a ritrovarsi, se il parlarsi diventa sempre più difficile, ecco che allora si rende necessario affrontare la problematica attraverso un percorso di psicoterapia. Funziona davvero la terapia di coppia?
Ovviamente ci sono differenti posizioni a riguardo ma per quello che spesso mi è capitato di osservare durante le terapie, la terapia di coppia in sé risulta poco efficace.
Quando si rende necessario un lavoro più profondo, è bene che ciascuno dei due membri della coppia abbia uno spazio di parola suo personale, e non condiviso col partner. Questa può sembrare una manovra separativa e che sembra andare nella direzione di una messa a distanza fra partner.
In realtà è esattamente il contrario.
Il fatto che ciascun membro della coppia abbia un suo spazio dove parlare della crisi, è benefico in quanto ciascuno si sente effettivamente libero di dire ciò che vuole senza la paura di ferire l’altro, aumentare la conflittualità o sentirsi giudicato dal partner.
Quello che si osserva è che la coppia che va in terapia insieme fa fatica ad affrontare un cambiamento profondo e radicale. La terapia di coppia che prevede solo uno spazio per la coppia non riesce ad andare in profondità.
Quindi è sì necessario in un tempo preliminare accogliere la coppia e darle un posto ma questo solo all’inizio, per inquadrare la problematica. A quel punto può rimanere lo spazio per la coppia con una cadenza più diluita, ma ciascuno dei due membri è bene che inizi un percorso di psicoterapia individuale, ovviamente ciascuno con un terapeuta differente.
Questo intanto per evitare di confondere i piani e gli spazi: il fatto che ciascuno abbia un terapeuta diverso, libera da possibili fantasmi e pregiudizi, e rende il soggetto maggiormente libero di dire di sé, del partner e della coppia.
La terapia di coppia funziona solo in un primo momento di accoglienza ma affinché si affrontino tematiche più profonde che spesso sono al cuore dei problemi della coppia, è necessario che ciascuno dei due membri della coppia colga l’opportunità di iniziare un percorso individuale su di sé attraverso un percorso di psicoterapia psicoanalitica.
Quello che molto spesso si osserva, è che ci sono dei cambiamenti della coppia anche quando solo uno dei due intraprende un percorso di psicoterapia individuale: questo perché la persona in terapia, lavorando su di sé, riesce a portare nella coppia modalità nuove, inizia a interrogarsi sulla propria responsabilità circa i problemi della coppia, ha la possibilità di vedere i problemi di coppia da una prospettiva diversa.
È davvero prezioso darsi l’opportunità di iniziare un percorso di psicoterapia individuale a orientamento psicoanalitico. Gli effetti di tale percorso non riguardano solo la vita del singolo ma a cascata ci sono effetti anche sulla coppia, sulla famiglia, sul lavoro e sulle amicizie.