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Insonnia

Molto spesso mi capita di ascoltare racconti di pazienti affetti da insonnia, difficoltà di addormentamento e risvegli frequenti notturni spesso accompagnati da vissuti di ansia, tachicardia, incubi, eccessiva sudorazione.

 I disturbi del sonno sono un campanello d’allarme da non trascurare e a cui prestare ascolto.

 Infatti proprio mentre le difese si abbassano, nel momento in cui viene meno la coscienza, il controllo, il pensiero, ecco che un soggetto può essere sovrastato da vissuti di angoscia che sono più di tipo viscerale, non sono controllabili ed emergono appunto quando lo stato di veglia viene meno.

Cosa fare?

La maggior parte di coloro che soffrono di disturbi del sonno si rivolgono in prima battuta al proprio medico di base che in molte occasioni, prescrive degli ansiolitici o dei farmaci che inducono il sonno. Ma la soluzione farmacologica è l’unica strada possibile?

Direi proprio di no. Certo può essere una strada che si può percorrere ma non come prima scelta. Prima vanno provate altre strade, altra soluzioni possibili.

 Sicuramente le tecniche di rilassamento possono aiutare così come cercare di seguire tutta una serie di accorgimenti che concorrono a quella che viene chiamata “una buona igiene del sonno”: fare attività rilassanti la sera evitando l’uso di dispositivi elettronici, evitare di bere caffè o tè ed evitare di mangiare cibi che hanno un potere stimolante come ad esempio il cioccolato. 

Tuttavia queste pratiche alle volte possono non bastare. Cioè non basta mettere in campo alcuni accorgimenti come il rilassamento e una buona igiene del sonno per vedere svanita l’insonnia e tutti i disturbi correlati alla difficoltà a dormire.

Ecco che allora si rende necessario un lavoro di psicoterapia psicoanalitica. Quando l’insonnia si radica e le difficoltà nel dormire rischiano di cronicizzarsi, è bene interrogare più in profondità questi disturbi.

Come la psicoanalisi insegna, molti sintomi, tra cui anche l’insonnia, sono segno di qualcos’altro, rimandano ad altre questioni inconsce e uniche che si riferiscono a quel determinato soggetto.

Per questo anche l’insonnia e i disturbi del sonno possono essere trattati da una psicoterapia psicoanalitica. Qui si trova un ascolto orientato ad accogliere il sintomo e a interrogarlo.

Il sintomo diventa metafora di un messaggio profondo e cifrato, enigmatico che può essere colto attraverso un lavoro in in profondità che il soggetto fa sulla propria vita attuale e sulla propria storia.

Il lavoro della psicoterapia psicoanalitica lavora su due scene, quella attuale e quella passata per liberare la vita dai pesi dei sintomi e delle ripetizioni, e in un certo senso sbloccare il futuro di ciascuno.

L’insonnia è un sintomo molto invalidante che ha un alto impatto sulla vita di ognuno: dormire poche ore a notte o dormire male, genera un peggioramento dello stato di salute, rende difficile svolgere anche i piccoli compiti quotidiani, può peggiorare anche lo stato emotivo, facendo aumentare i vissuti di ansia e tristezza.

Dunque l’insonnia non è un sintomo da trascurare ne da mettere a tacere attraverso l’uso di farmaci o tecniche pre-confezionate. Certo in alcune situazioni i farmaci e le tecniche di rilassamento possono aiutare e possono essere usate a supporto di una psicoterapia che indaga le cause profonde che hanno scatenato il sintomo dell’insonnia.

 L’insonnia va dunque trattata come un messaggio in una lingua sconosciuta che racconta qualcosa della verità di un soggetto che chiede solo di essere accolta e ascoltata.