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Matrescenza

Cosa vuole dire matrescenza?

 È un termine che contiene i concetti di maternità e adolescenza, termine che mette bene in luce la crisi evolutiva e di passaggio che c’è nel diventare madre.

 Quando si tratta del primo figlio, questo passaggio si fa ancora più radicale. Perché è un tempo che implica accogliere la madre, nell’identità che ciascuna donna si è costruita nel corso della propria vita.

 L’identità femminile non ha mai una consistenza solida e definitiva anzi, è sempre in continuo cambiamento e trasformazione. C’è però da dare un posto alla madre.

La madre che nasce insieme al suo bambino e che spesso si sente inadeguata in questa nuova veste.

Intanto a causa di una serie di richieste e aspettative che tendono a mitizzare e idealizzare l’essere madre: tutto deve essere perfetto, bellissimo, non c’è spazio per sentimenti di ambivalenza o di tristezza, per la fatica, per il lamento perché di cosa ci si deve lamentare? Si ha un bambino sano, forte, in salute, le cose sono andate sufficientemente bene e dunque c’è solo da sorridere.

Questo imperativo sociale spesso tende a soffocare le neo-mamme che non si sentono autorizzate a dire del loro stato emotivo, a chiedere aiuto, a mostrare la loro fragilità che è assolutamente legittima e degna di essere vissuta.

Da qui si parla di matrescenza perché come gli adolescenti, anche le neo-mamme si trovano in una tempesta emotiva e anche ormonale che può generare uno stato di profondo malessere. È importante una certa tempestività nell’accogliere e lavorare sulla sofferenza che può provare una neo-mamma nel postparto.

Può non essere tutto bellissimo ma questo non fa della donna che sperimenta queste sensazioni una cattiva madre ma solo un soggetto che va accolto nella sua fragilità e che va aiutato ad affrontare questa delicata fase della vita che segna un passaggio e marca una differenza.

La vita della neo-mamma non è più quella di prima: va fatto posto alla madre senza però dimenticarsi della donna, far convivere queste due anime e fare in modo che entrino in dialogo tra loro.

 Una psicoterapia psicoanalitica può aiutare e sostenere le neo-mamme in questa delicata fase di passaggio che spesso si dispiega nel postparto ma può arrivare anche mesi dopo. 

 Le mamme vanno ascoltate, accolte e aiutate a prendersi cura di se stesse e non solo del loro bambino.